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Luca Bardolla Trading Schoolâ„¢

📖 La Blockchain spiegata semplice

Ormai è arrivato per tutti il momento di capire cos’è una blockchain.

Che lo vogliate o no ormai le criptovalute entreranno a far parte della vostra vita ed alcune tecnologie cambieranno il modo in cui molte attività vengono svolte “dietro le quinte” (la registrazione di documenti, di transazioni, le certificazioni, ecc…) .

Per capire meglio il mondo che ci troveremo davanti oggi ti spiego in modo semplice cos’è la blockchain, le parole più importanti che devi sapere ed il loro legame con le criptovalute.

Cos’è una blockchain ?

Con il termine blockchain si identificano una serie di tecnologie che permettono di mantenere un registro di dati.

Le informazioni di questi dati, vengono strutturate in “file” che sono collegati, in fila uno all’altro, appunto come se fossero i pezzi di una catena. 

Immagina ora di avere un computer solo, in casa tua. Il perimetro della tua casa lo chiamiamo “La tua rete”.

Ogni volta che entri nella tua rete e fai una modifica, si crea un file, e viene salvato nella tua rete.

Se parte un incendio ed il tuo pc si rompe, i tuoi file, collegati uno all’altro, spariscono tutti. 

I dati che registrano la modifica alla rete, vengono elaborati in un sistema di protezione, che fa in modo che tu non possa modificare un file  della rete senza modificare tutta la rete intera.

Quindi la catena a blocchi è un registro temporale di ogni modifica fatta sul file.

Ricordi che parlavamo del problema di avere le informazioni solo su “La tua rete” ?

Ecco, la blockchain ha la caratteristica che questo registro immodificabile sia però contemporaneamente salvato su migliaia di computer tutti insieme, e quando si fa una modifica tutti i computer insieme devono validificare lo stesso registro salvato in mille posti contemporaneamente.

In informatica, quando si parla di reti, si utilizzano dei grafici per “disegnare” la distribuzione dei computer.

Ora ti mostro vari tipi di reti.

I “computer” si chiamano miners, e nella rete vengono identificati come nodi della rete.

Tutti i nodi possono partecipare al processo di validazione delle transazioni da includere nel registro, così da aumentare le capacità di autenticazione offerte dalla singola blockchain.

Le “modifiche alla rete” si chiamano transazioni.

I “file” si chiama blocchi (da qui il termine blockchain, catena di blocchi ).

Ora ti racconto un pò di storia sulla Blockchain.

La prima transazione basata su blockchain risale al 2009 con la nascita del Bitcoin, penso che ne hai sentito parlare del Bitcoin 🤣

Ma qual’è stata la prima rivoluzione delle criptovalute? La prima criptovaluta, ovvero il Bitcoin, ha permesso di utilizzare un registro distribuito per tenere traccia di tutte le transazioni, ricompensando in Bitcoin chi forniva la potenza di calcolo (ovvero diventava un noto della rete) per generare quindi nuovi blocchi di informazioni da autenticare.

Con la nascita del Bitcoin è nato quindi anche la blockchain come la conosciamo oggi: ogni transazione viene legittimata dalla rete decentralizzata, senza alcun controllo da parte di autorità, banche o anche solo notai.

L’evoluzione di questa tecnologia è tale che presto molti servizi a cui eravamo abituati (notai, banche, istituti finanziari) passeranno in digitale e potranno essere gestiti in totale sicurezza, utilizzando un registro distribuito per tenere traccia delle transazioni e delle autenticazioni.

I servizi che sfruttano blockchain aumentano a vista d’occhio la tecnologia ma ci sono alcuni elementi che sono comuni a tutte le tecnologie o criptovalute o servizi che alla loro base hanno la blockchain:

  • Decentralizzazione: le informazioni e le transazioni contenute nei registri vengono distribuite tra più nodi questo garantisce sicurezza, anche in caso di attacco ad uno o più nodi o in caso di perdita di un nodo della rete.
  • Tracciabilità: ogni elemento salvato nel registro è tracciabile e si può risalire all’esatta provenienza ed alle eventuali modifiche con una precisione assoluta.
  • Disintermediazione: i singoli nodi della blockchain certificano le informazioni distribuite, rendendo quindi del tutto inutile la presenza di enti centrali o di aziende per la certificazione dei dati.
  • Trasparenza: il contenuto del registro è visibile a tutti ed è facilmente consultabile e verificabile da ogni nodo della rete. Nessuno può nascondere o modificare dati senza che l’intera rete venga a saperlo.
  • Solidità del registro: dopo aver aggiunto un’informazione al registro, essa non può essere modificata senza il consenso di tutta la rete.
  • Programmabilità: le operazioni di transazione possono anche essere programmate nel tempo, così da poter attendere il verificarsi di determinate condizioni prima di procedere con l’inserimento o la modifica.

Riesci ad immaginare quanti servizi, enti e società possono introdurre questa tecnologia oppure esserne spazzate via?

Per capire nel dettaglio il legame è necessario comprendere come avviene il processo d’autenticazione dei nuovi blocchi della blockchain.

L’autenticazione in pratica è un procedura con la quale un singolo nodo, dopo aver verificato l’integrità dell’intera blockchain, raccoglie e colleziona le nuove transazioni che necessitano di essere autenticate, tramite un processo di cifratura.

Quindi in pratica viene registrata la proprietà di una criptovaluta in modo univoco.

Questo processo utilizza alcune informazioni del blocco precedente e i dati del nuovo blocco per generare un hash, ossia un’impronta digitale informatica del nuovo blocco (del nuovo file).

Ed è qui, se ci può essere uno scambio, che si crea un mercato.

Ma le transazioni? Come vengono registrate? Che vantaggio si ha ad “essere un nodo della rete” ?

Per cifrare le innumerevoli transazioni eseguite è necessaria una grande potenza di calcolo, visto che sono richiesti sempre più blocchi per autenticare le transazioni.

I nodi della rete che abbiamo visto prima (i computer), forniscono la loro potenza di calcolo per fare queste operazioni e vengono chiamati miner.

Che vantaggio ha un miner? È tipo una “filiale” della criptovaluta, i miner guadagnano una frazione di criptovaluta nuova (mai posseduta prima da altri e non presente in transazioni passate già registrate) per ogni blocco che registrano nel registro delle informazioni.

Quindi la criptovaluta può essere utilizzata nella blockchain sia come ricompensa per chi aiuta a far crescere i blocchi del registro distribuito sia come strumento di transazione, così da far circolare la moneta digitale già presente sul mercato.

Ecco qua, un articolo dove in modo semplice hai spiegata nel dettaglio cos’è una blockchain, i suoi vantaggi, come funziona, quali sono le parole importanti da sapere ed il suo legame con la blockchain.

Al tuo successo!

Luca 🙂

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